Modello: Lotus Europa S
Marca: AutoArt
Materiale: Metallo e plastica
Numero di catalogo: 75367 (performance)
Anno di produzione: ----
Pezzi prodotti:
Aperture: 4
Prezzo ufficiale: intorno € 100
Prezzo di acquisto: --
Modello curato, dalla verniciatura impeccabile, alle plastiche di qualità passando per un più che buono assemblaggio generale.
Il
nome rievoca “la mamma” prodotta negli anni 60-70, come la famosa e
ultima serie JPS riprodotta dalla kyosho. Ovviamente non esiste alcuna
similitudine meccanica e stilistica tra le due vetture, solo il nome le
accomuna.
La prima chicca che mi ha colpito è stata l’abbondante uso
di griglie in fotoincisione, presenti oltre che frontalmente, anche sul
cofano anteriore, in unione del tettuccio con il portello posteriore e
sulla fiancata prima della ruota posteriore; ovviamente tutte le griglie
sono ben forate a nido d’ape con trama più o meno fitta.
Le uniche griglie a non essere realmente riprodotte sono le 4 strisce inserite nel paraurti posteriore.
Non
mi convincono al 100% le lenti dei fari anteriori in materiale plastico
cromato, al contrario un plauso per la realizzazione dei fendinebbia e
dei fari posteriori.
Le ruote sono decisamente convincenti, sia la
realizzazione dei cerchi sia i pneumatici con una corretta scolpitura
del battistrada ad evitare l’effetto trattore.
L’abitacolo
riflette la sensazione di essenzialità (ma non povertà) sportiva della
vera, le poche tampografie sono chiare, la pedaliera è convincente come i
sedili in tre colori differenti e le cinture con una fine (ma ancora un
pelo troppo grossolana) trama; chiude il positivo quadro un bel
vellutino per il rivestimento del pavimento.
Il
vano motore ed il motore stesso sono completi ed essenziali, anche in
questo caso esattamente come sulla 1:1; ad essere pignoli poteva essere
più curata la scatola filtro davanti al motore ed il portello che non è
dotato degli ammortizzatori. Il piccolo vano bagagli rivestito
correttamente in vellutino grigio e dotato di cassetta (porta attrezzi,
kit di gonfiaggio) sul lato sinistro.
Pregevole
l’apertura del piccolo vano anteriore realizzata evitando le
antiestetiche cerniere che perdonano l’impossibilità di farlo rimanere
aperto, il vano contiene solo il polmone del servofreno e la vaschetta
liquido refrigerante (non so se corretto perché non ho trovato una, dico
una foto in rete del vano….sarò impedito, ma è così).
In
sostanza giudico decisamente positiva la riproduzione di questa
sportiva ed essenziale vettura, votata al solo divertimento e piacere di
guida, considerando il costo decisamente contenuto (sulla baia o su
siti di modellismo online) è un acquisto che mi sento di consigliare.
Raccolta di test dei miei modelli die-cast in scala 1/18 Test of my 1/18 die-cast models
Presentazione
Presentazione
Sono un collezionista di diecast un 1/18, soprattutto di modelli stradali prodotti in grande serie.
Senza voler far concorrenza a riviste o portali specializzati, in questo blog provo alcuni dei miei modelli in scala 1:18 mettendo in evidenza quelli che per me (ovviamente) sono i difetti e le qualità riscontrate su ogni singolo modello; la prova è corredata da alcune foto, scattate al meglio delle mie possibilità.
Ovviamente i pareri espressi in queste recensioni sono "genuini" e del tutto personali, vado ad analizzare sia le sensazioni che ogni modello mi regala, cerco di scovare particolari nascosti e più razionalmente uso nella valutazione del modello il parametro qualità / prezzo.
Che dire....Spero che questa mini-guida sia utile ad altri collezionisti.
Sarò grato a tutti coloro che mi manderanno i loro commenti, le loro critiche e perché no... Correzioni a mie imprecisioni o mancanze.
Buona lettura a tutti
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