Presentazione

Presentazione

Sono un collezionista di diecast un 1/18, soprattutto di modelli stradali prodotti in grande serie.

Senza voler far concorrenza a riviste o portali specializzati, in questo blog provo alcuni dei miei modelli in scala 1:18 mettendo in evidenza quelli che per me (ovviamente) sono i difetti e le qualità riscontrate su ogni singolo modello; la prova è corredata da alcune foto, scattate al meglio delle mie possibilità.
Ovviamente i pareri espressi in queste recensioni sono "genuini" e del tutto personali, vado ad analizzare sia le sensazioni che ogni modello mi regala, cerco di scovare particolari nascosti e più razionalmente uso nella valutazione del modello il parametro qualità / prezzo.

Che dire....Spero che questa mini-guida sia utile ad altri collezionisti.
Sarò grato a tutti coloro che mi manderanno i loro commenti, le loro critiche e perché no... Correzioni a mie imprecisioni o mancanze.
Buona lettura a tutti

giovedì 22 ottobre 2015

Volkswagen Golf I Gti Ed. Pirelli - Welly

Modello: VolksWagen Golf I GTI – Pirelli ed.
Marca: Welly
Numero di catalogo: 18039W
Anno di produzione: ---
Pezzi prodotti: ---
Aperture: 4 
Prezzo Medio di mercato: €30

Sarà una prova “atipica”, poiché andrò a testare un modello che è completamente sbagliato: si nota a prima vista che l’altezza del tetto e l’inclinazione dei montanti è errato, i signori della welly hanno abbassato di circa 1 cm il tetto, rispetto alla linea di cintura.
Questo confronto renderà tutto più chiaro: il modello è in primo piano, l’auto vera è semitrasparente in secondo piano.
Perché questo prova?
Semplicemente per dimostrare che un modello da 30 Euro può essere curato nei dettagli come, se non meglio, di altri (ad esempio la deludente golf VII di norev) dal costo doppio, tenedo presente che se la linea fosse stata corretta, non credo che sarebbe andata ad incidere sul prezzo.


Come ho accennato la Golf by Welly appare curata e potrebbe vantare un ottimo rapporto qualità prezzo.
Anteriormente i 4 fari regalano un buon realismo, la scritta Gti è una precisa tampografia ed è presente il gancio traino al di sotto del paraurti
  

Lateralmente gli specifici cerchi Pirelli sono ben delineati, ottima la scelta di riprodurre la plastica dei passaruota in plastica (unitamente allo stampo del fondino), il cui accoppiamento con la carrozzeria è preciso; infine molto ben dettagliata risulta la maniglia delle portiere: è ben evidente sia l’interno metallico (riprodotto ovviamente in vernice), sia il nottolino di chiusura.
    

Posteriormente mi hanno positivamente colpito le scritte identificative (tampografie), i fari che, tolte le frecce (migliorabili) regalano una buona fedeltà e la presenza del gancio traino.
  

L’interno i fa apprezzare a partire dal cruscotto ben definito, il volante particolareggiato ed il quadro strumenti dalla grafica chiara. Inoltre sono presenti le cinture di sicurezza (anche posteriori) ed le grosse cinghie pori sui montanti avente la funzione di appigli per i passeggeri.
L’unica mancanza di rilievo è la classica trama scozzese che riveste (nelle Gti) la parte centrale dei sedili.
    

Il motore e soprattutto il vano sono molto dettagliati e completi: E’ riprodotta solamente la parte superiore del propulsore e di altri organi meccanici, ma in modo sufficientemente ampio, da garantire suna discreta profondità al colpo d’occhio. Si fa uso di molteplici stampi per la replica di vari accessori (vaschette, batteria, aspirazione, ecc..) che così sono riprodotti con diverse colorazioni.
 

Riguardo al baule nulle da segnalare, tranne la possibilità (non comune ai modelli anche di fascia decisamente superiore) di poter alzare la cappelliera.
 

Il fondo del modello è approssimativo, ma considerando il contenuto costo di acquisto, è condivisibile la scelta di risparmiare su una zona poco evidente nei modelli.


In conclusione il modello è qualitativamente ottimo (rispetto al costo di acquisto), però, come ho accennato, è insufficiente poiché è irreparabilmente sbagliata la linea, un vero peccato perché avrebbe potuto tenere tranquillamente testa ai più blasonati Norev Hq da 80 Euro (vedi Golf VII).

lunedì 19 ottobre 2015

Volkswagen Golf VII Gti - Norev

Modello: VolksWagen Golf VII GTI
Marca: VW by Norev
Numero di catalogo: 5G3.099.302
Anno di produzione: ---
Pezzi prodotti: ---
Aperture: 4 
Prezzo Medio di mercato: €79


La Golf VII GTI, commercializzata nel 2013 è una rivisitazione in chiave più moderna del precedente modello: le curve (specie nel frontale) sono state abbandonate a favore di linee più tese con il risultato di svecchiare non poco la classica linea.
Il motore è un performante 4 cilindri di quasi 2 litri, grazie al compressore volumetrico arriva alla potenza di 220 CV (230 per la versione performace), garantendo notevoli prestazioni: la casa dichiara 6,5 secondi per lo scatto 0-100 e una velocità di punta vicina ai 240 km/h 

Il modello è un promozionale, ovvero realizzato dalla norev direttamente per la VW e considerando il prezzo di vendita di 79 Euro, dovrebbe appartenere alla linea H.Q. (High Quality); uso il condizionale poiché come andremo a scoprire, ci sono parecchie economie che farebbero pensare che in realtà sia un norev normale. La mia scelta è caduta sulla 3 porte perché le versioni a 5 porte hanno gli sportelli posteriori in stampo e non apribili; il colore rosso è brillante, ma la resa perfettibile: le portiere se guardate in controluce sono decisamente più scure del resto della vettura, il difetto è diffuso, quindi la golf bianca sarebbe da preferire. Segnalo, infine, sul mio esemplare sono presenti diversi aloni di vernice nera sul fondo della fiancata e la non perfetta stesura del nero sul contorno inferiore del modello

L’anteriore non mi ha esaltato: le griglie principali realizzate in plastica sono entrambe cieche, i piccoli gruppi ottici posti all’estremità del paraurti sono riprodotti semplicemente utilizzando una colorazione grigia. I proiettori a prima vista sembrano precisi, purtroppo osservandoli da vicino si nota l’approssimazione dovuta all’uso di un singolo stampo per simulare il complesso interno composto da luci diurne, luci a led (o allo xeno), luci abbaglianti (o di profondità).
Positiva e precisa la scritta metallica adesiva GTI posta sulla piccola calandra.
     

La fiancata, come ho precedentemente scritto, ha l’indubbio difetto di avere le portiere più scure; non male la tampografia GTI posta anteriormente alle portiere.
Il gruppo ruota-freni è nella norma: i cerchi sono gradevoli, gli pneumatici in gomma hanno una corretta scolpitura del battistrada, spiccano le pinze freno rosse (non dettagliatissime) ed infine decisamente sottotono i dischi plastici dove sono presenti alcune sbavature di stampo.
    

L’assemblaggio del posteriore mi ha deluso: sul portellone la parte superiore dello spoiler non è accoppiata con le “ali” laterali né tantomeno con il lunotto.
Meglio i fari che prevedono un disegno interno efficace a simulare la disposizione dei tanti piccoli led, al contrario decisamente migliorabile è la semplice realizzazione dei catarifrangenti / retronebbia posti sulla parte inferiore del paraurti, realizzati semplicemente utilizzando una colorazione rosso scuro.
E’ presente la scritta GTI, riprodotta con un gradevole adesivo ben cromato.
Il doppio terminale di scarico, pur non eccellendo in profondità è ben profilato.
   

L’abitacolo è molto povero: è realizzato in toto facendo uso di plastiche rigide, dove in più punti sono visibili sbavi di stampo; è assente il rivestimento inferiore in vellutino e le cinture di sicurezza sono riprodotte in stampo con i montanti (sia le anteriori che le posteriori).
I due strumenti circolari principali sono poco curati: le decals che riproducono la grafica degli strumenti sono mal posizionate e assolutamente incomprensibili, inoltre è assente il display multifunzione centrale.
Insomma, non è sufficiente la classica trama scozzese dei sedili a risollevare un giudizio sostanzialmente negativo.
     

Il motore è riprodotto in stampo unitamente alla componentistica principale: l’effetto è una perdita di profondità ed un realismo prossimo allo zero. Non è presente alcuna decal all’interno del vano motore. 
  

Nel vano baule è ovviamente assente vellutino, e segnalo l’impossibilità di far permanere in posizione aperta il portellone (anche questo difetto non è solo del mio modello).
  

Il sottoscocca è sufficientemente dettagliato, ancora una volta la norev (e non solo) “spezza” il tubo di scarico con gli attacchi filettati per ancorare il modello alla scatola.
Le sospensioni, come da tradizione, sono funzionanti.


In conclusione la Golf Gti non vale assolutamente i quasi 80 euro richiesti: esposta in vetrina potrebbe apparire da un primo sguardo un modello curato, ma appena si osservano i particolari non si hanno più dubbi sull’economicità del prodotto. La qualità della Golf VII è indubbiamente inferiore alla riproduzione (sempre Norev) della Golf 2, in vendita a circa 60 euro di listino. 
Più corretto è il prezzo a cui l’ho acquistata (circa 35 Euro) approfittando di alcune offerte presente in diversi shop esteri.

Mi è particolarmente piaciuto
Scritte Gti in adesivo metallico
Fari posteriori
Una terzo elemento non riesco a trovarlo

Non mi è piaciuto
Griglie anteriori
Abitacolo povero ed realizzato in modo troppo economico
Assemblaggio e verniciatura poco curati

venerdì 2 ottobre 2015

Mini Countryman Cooper - Norev

Modello: Mini Countryman CooperS
Marca: Promo Mini by Norev HQ
Numero di catalogo: 80432182316 (codice concessionaria)
Anno di produzione: ---
Pezzi prodotti: ---
Aperture: 6
Prezzo Medio di mercato: € 59

La mini con la countryman entra nel settore delle crossover di piccole dimensioni e coincide con la prima mini dotata di 4 porte. Il modello da me scelto è il potente cooperS di colorazione nera: l’unica alternativa come promo è il bianco; una scelta di colori molto classici e poco adatti allo spirito della vettura.
La verniciatura pur essendo un pastello è brillante, ben stesa e priva di imperfezioni.

Il frontale è la parte meno riuscita del modello a causa della grossa calandra e delle ampie prese d’aria realizzate in plastica cieca con appena abbozzata la trama dei grigliati; anche i fari principali pur non essendo malfatti non riproducono ottimamente quelli reali: la lente dei proiettori xeno è in plastica satinata, la cornice con i led diurni è solamente abbozzata e difficilmente individuabile; il faro della luce abbagliante è semplicemente riprodotta con una protuberanza cromata ed infine i fendinebbia hanno il pin di fissaggio.
Il lavavetri è una tampografia, dove sarebbe stato più opportuno inserire un pezzetto di plastica cromato.
Anche la cornice dei fari posta sul cofano motore è realizzata con una semplice tampografia.
   

Lateralmente sono molto convincenti e realistici i cerchioni dotati di pneumatici in gomma dal corretto battistrada, segnalo inoltre l’ottimo impianto frenante: dischi in lamierino e pinze (ovviamente) in plastica dalla forma precisa e corretta.
L’estesa cromatura che separa il cofano e alloggia la freccia laterale (purtroppo dotata di pin di fissaggio) è correttamente eseguita separatamente dalla carrozzeria, come anche le maniglie di apertura sportelli.
Le cromature presenti sono tampografate, una scelta non ricca, ma coerente con il costo del modello.
    

Posteriormente i fanali replicano bene gli originali, così come i terminali di scarico il cui unico difetto è di essere poco forati all’interno. Il grosso logo Mini è una decals metallica così come la versione CooperS.
Ai lati del paraurti sono inserite le due finte griglie (come sul modello reale) di estrazione aria.
   

L’abitacolo anche se costruito completamente in plastica rigida e manca di moquette inferiore non è di aspetto dismesso: ottima la scelta cromatica in contrasto così come curate e ben leggibili le decals dei due strumenti circolari; critico la mancanza di tampografie o anche solo una colorazione per i tanti pulsanti presenti sulla consolle centrale, segnalo una linea di stampo purtroppo visibile sul cruscotto.
Le cinture di sicurezza sono in plastica morbida e la fibbia di chiusura è ricavata sullo stesso stampo.
        

Il motore anche se realizzato unitamente ad accessori come l’aspirazione e l’accensione non è povero ed il vano è arricchito di vaschette liquidi con colori in contrasto. L’insieme risulta veritiero e convincente.
E’ presente il logo mini sulla copertura della testata e una decals contenete indicazioni e avvertenze. 
  

Il vano baule appare abbastanza spartano: è rivestito semplicemente in plastica rigida, il portellone sul mio modello non rimane in posizione aperta e purtroppo le cerniere tagliano la cornice superiore della bocca del baule.


Il fondo è discretamente dettagliato: sono presenti varie nervature, braccetti delle sospensioni e la trazione posteriore (essendo la versione All4). sarebbe stato auspicabile rendere più realistica la trasmissione al posteriore, il cui differenziale risulta come parte indipendente non collegato all'albero.
 

In conclusione è un modello onesto il cui prezzo di acquisto è proporzionato alla qualità del modello; noto ancora una volta come la norev non abbia uno stile di qualità costante sui modelli della stessa fascia, la HQ: alcuni modelli sono molto ben rifiniti, altri (come questo) riservano delle economie e mancanze giustificabili solamente dal buon prezzo di acquisto. Mi permetto di consigliare l’acquisto della versione cooper, dotata di mascherina a listelli cromati dove è meno evidente l’uso della calandra cieca.

In sintesi
Mi è piaciuto
Cerchi e freni
Vano motore
Scelta cromatica abitacolo

Non mi è piaciuto
Fari anteriori
Calandra e prese d’aria cieche
Cerniere del portellone posteriore