Presentazione

Presentazione

Sono un collezionista di diecast un 1/18, soprattutto di modelli stradali prodotti in grande serie.

Senza voler far concorrenza a riviste o portali specializzati, in questo blog provo alcuni dei miei modelli in scala 1:18 mettendo in evidenza quelli che per me (ovviamente) sono i difetti e le qualità riscontrate su ogni singolo modello; la prova è corredata da alcune foto, scattate al meglio delle mie possibilità.
Ovviamente i pareri espressi in queste recensioni sono "genuini" e del tutto personali, vado ad analizzare sia le sensazioni che ogni modello mi regala, cerco di scovare particolari nascosti e più razionalmente uso nella valutazione del modello il parametro qualità / prezzo.

Che dire....Spero che questa mini-guida sia utile ad altri collezionisti.
Sarò grato a tutti coloro che mi manderanno i loro commenti, le loro critiche e perché no... Correzioni a mie imprecisioni o mancanze.
Buona lettura a tutti

sabato 28 febbraio 2015

Jaguar E-Type 3.8

Modello: Jaguar E-type 3.8
Marca: Autoart (signature)
Numero di catalogo: 73612
Anno di produzione: ---
Pezzi prodotti: ---
Aperture: 4 + sportello carburante
Prezzo Medio di mercato: € 190-200

E’ tra le più belle, affascinanti, costose e famose coupé inglesi (detta FHC - Fixed Head Coupe), ma per anni la sola burago ha avuto in listino la riproduzione in 1:18 della E-type; ora è possibile scegliere anche la replica della Autoart che ha inserito il modello nella serie più raffinata: la Signature.
Il prezzo di acquisto è impegnativo, la qualità sarà adeguata?

Ho scelto il classico verde british come colorazione, la verniciatura al solito è brillante, ottimamente stesa ed esente da difetti, anche nelle parti interne e più nascoste.
L’assemblaggio del modello è impeccabile, le aperture sono stabili ed in chiusura non presentano eccessiva luce.

Frontalmente il modello è caratterizzato dalla presa d’aria ovale giustamente priva di griglia in cui è inserito il listello cromato (purtroppo costruito in materiale plastico) con al centro la decals su cui è stampato in modo un poco approssimativo il simbolo del giaguaro.
Notevoli, al contrario, i trasparenti usati per riprodurre in modo impeccabile i proiettori principali completi di calotta la cui cornice cromata è realizzata a parte e i gruppi luci ausiliari (posizione e freccia).
L’inserto cromato che percorre il lungo cofano è anch’esso realizzato a parte e correttamente inserito nell’apposita sede, come l’ampia cornice cromata che avvolge il cristallo anteriore.
Infine i due sfoghi dell’aria posizionati sulla parte superiore del cofano sono forati ed hanno le alettature di forma e inclinazione precisa, come notevole è la scelta di dotare il modello di spruzzatori per detergere il parabrezza in materiale plastico e non semplicemente di stampo e la piccola presa d’aria sulla parte finale del cofano in fotoincisione e forata.
Una curiosità: come evidenziato dalle foto sul sito autoart, il mio esemplare è privo del terzo tergi (lato guida) pur essendo correttamente dotato di attacco; osservando il medesimo modello nelle altre colorazioni disponibili (nero, bianco e rosso) il tergi è presente. Se si tratta di un difetto su uno stock di modelli verdi, il controllo qualità finale non ha operato a dovere.


Lateralmente  Si notano i cerchi, ben dettagliati con i sottili raggi realizzati in filo metallico, purtroppo è assente la valvola di gonfiaggio pneumatici, i quali sono realizzati in gomma morbida con un ottimo battistrada. L’impianto frenante è corretto all’anteriore, al posteriore non sono purtroppo ben evidenziati i dischi “entrobordo” (privi di pinze) posizionati direttamente all’uscita del differenziale; non è corretta la dimensione del mozzo ruota posteriore poiché assomiglia più ad un disco freno, in quanto sfrutta proprio tale elemento.
Il gocciolatoio è realizzato in plastica ben cromata, al contrario delle cromature dei finestrini che sono purtroppo in stampo con i vetri.
Segnalo infine la apertura dello sportello carburante.


La parte posteriore è quella che presenta le maggiori economie del modello: i cari frangenti inseriti nei fari sono replicati per mezzo di semplici decals, sulla luce retro è ben visibile il pin di fissaggio ed i terminali di scarico anche se ben lucidi e non ciechi, tradiscono l’origine in plastica da un’antiestetica sbavatura longitudinale derivante dall’unione della parte superiore alla inferiore; su un modello top di gamma il cui prezzo si avvicina alla soglia dei 200 Euro, sarebbe stato consono replicare lo scarico mediante un tubetto di inox.
La scritta Jaguar sul portellone è in fotoincisione.


L’abitacolo è sostanzialmente curato a partire dalla corretta scelta di riprodurre in alluminio (ovviamente in plastica con tale verniciatura) la parte centrale del cruscotto in cui sono inseriti i vari indicatori circolari ed i selettori, ed il tunnel centrale con il medesimo rivestimento.
Mi è piaciuta meno la riproduzione dell'autoradio affidata unicamente ad una decals, al contrario ho trovato pregevole e precisa la replica degli altoparlanti inseriti alla base della consolle centrale.
Molto realistico risulta il volante con le tre razze forate in lamierino su cui è applicata la corona dall’ottimo effetto legno.
Meno bene i pannelli porta in plastica rigida, soprattutto il lato guida dove la piccola tasca portadocumenti è ricavata direttamente dallo stampo; i sedili hanno il pregio di essere rivestiti in pelle, ma purtroppo la struttura è (al consueto) in plastica rigida risultando decisamente duri al tatto.


Il vano motore ed il relativo propulsore sono curati e particolareggiati: tutti i componenti / accessori sono riprodotti nella giusta colorazione e soprattutto sono stampati singolarmente e ben assemblati; non mancano le tubazioni ed i cavi dei vari circuiti (elettrico, accensione, raffreddamento, idraulico per i freni, ecc.) e alcune decals e fotoincisioni per avvisi e segnalazioni. In sostanza una riproduzione perfettamente consona al costo di acquisto, tanto che il modello sarebbe da esporre a cofano aperto.

Decisamente sottotono è il vano baule: il rivestimento di base è plastico con le guide di scorrimento cromate in stampo con il fondo, mancano le due protezioni della cerniera del portello (che ricordo essere ad apertura laterale) la cui stabilità in posizione aperta è assicurata da un fermo manuale anziché da un leveraggio snodato come nella realtà.
Inoltre sul fondo è scandalosamente riprodotta solamente in stampo l’apertura per l’accesso alla ruota di scorta ed agli attrezzi forniti.


Il fondo vettura è ben dettagliato e completo di sospensioni finalmente funzionanti con i relativi bracci mobili; come già descritto i freni posteriori risultano trascurati e l’albero di trasmissione ed i relativi semiassi non ruotano: diversi modelli anche dal costo inferiore ormai tendono a renderli mobili.
Segnalo purtroppo la presenza degli antiestetici fori di fissaggio alla scatola, anche se il modello è ben imballato nel proprio involucro di polistirolo.


In conclusione, considerando che oggigiorno il costo di un autoart della serie millenium non è inferiore ai 120-150 Euro (di listino), trovo l’aumento di prezzo del tutto giustificato dai numerosi contenuti aggiuntivi e dalla precisione e ricchezza delle parti meccaniche; trascurando alcune economie non così fondamentali (fondo baule a parte) giudicherei il prezzo sostanzialmente allineato alla qualità del modello anche se alcuni concorrenti riescono offrite un’analoga riproduzione a dei costi inferiori.

In sintesi
Mi è piaciuto:
Vano motore
Cerchi ruota
Cruscotto e tunnel centrale
Non mi è piaciuto
Vano baule
Pannelli porta
Freni posteriori

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