Modello: Ford Escort I RS AVO (RHD)
Marca: Minichamps
Materiale: Metallo e plastica
Numero di catalogo: 100688101
Anno di produzione: ---
Pezzi prodotti: ---
Aperture: 4
Prezzo Medio di mercato: oltre €85 (factory sold out da tempo), 140.000 lire quando era in produzione.
Prezzo di acquisto: --
Ford Escort I RS AVO by Minichamps (1970)
Recentemente mi è capitato di acquistare (in negozio) questo modelli di escort “dopato” della minichamps.
Il
modello non è recente, comunque riserva diverse piacevole sorprese, non
ultima quella del prezzo di acquisto tutt’altro che elevato,
sicuramente diverso da quello a cui recentemente si sono attestati i
die-cast in scala 1/18.
La Escort RS fu la prima ford di serie ad
essere equipaggiata con un motore Cosworth. La vettura vede la luce nel
gennaio del ’70 e va ad affiancarsi per poi sostituire la TC da cui
eredita lo stesso corpo vettura e carrozzeria. Contestualmente alla
nascita della Escort RS la Ford crea il reparto corse denominato AVO
(acronimo di Advanced Vehicle Operation).
La versione stradale è
spinta da un motore di 1.6 litri di potenza pari a 120 CV (circa 180
km/h di velocità massima ed un bel 9s per lo scatto 0-100km/h) , al
contrario delle versioni da gara che svilupparono un 1.8 e un 2 litri.
Il
modello è disponibile solamente con la guida a destra (RHD), è
verniciato ottimamente in un bel rosso pastello e nonostante gli anni
passati in vetrina al negoziante non presenta alcun difetto di
verniciatura né opacizzazione delle cromature.
La fiancata del
modello è caratterizzata dagli “esagerati” parafanghi allargati; la
maniglia delle portiere, come lo specchio sono riprodotti in materiale
plastico ben cromato, il tappo carburante è realizzato in lamierino
lucidato a specchio.
Non mi hanno convinto i cerchi: la colorazione
grigio satinato non rende per nulla l’idea della lega, ma fa
“apprezzare” pienamente la plastica con cui sono costruiti; al contrario
i bulloni ed i mozzi neri sono esenti da sbavature di vernice. I
copertoni pur non avendo alcuna scritta identificativa sono
correttamente morbidi al tatto e dotati di un convincente battistrada.
La
parte frontale è caratterizzata da due coppie di fari supplementari,
inseriti in un apposito telaio, i grossi fari di profondità sono molto
realistici, al contrario dei proiettori di serie e delle frecce che
purtroppo hanno il pin di fissaggio abbastanza visibile. La calandra è
ottimamente realizzata in materiale plastico, con le lame correttamente
dimensionate in cui è possibile scorgere l’interno del vano motore.
I
semiparaurti, ottimamente cromati, riportano anche in stampo i chiodi
di fissaggio, non è presente alcun portatarga come ovviamente la targa.
La scritta Ford applicata sul cofano motore è solamente una tampografia, anziché realizzata su un supporto cromato.
Bella
e curata la guarnizione del vetro nera con una convincente simulazione
del listello cromato che la percorre per tutto lo sviluppo.
Il
posteriore, ad eccezione dei parafanghi allargati, è del tutto identica
alle versioni meno performanti della Escort. I piccoli gruppi fanali
sono ben rappresentati, peccato che la loro cornice cromata, come il
pulsante di apertura del baule e le scritte identificative siano solo
realizzate da semplice tampografie: da questi particolari si intuisce
l’età del progetto del modello. Come all’anteriore manca il portatarga e
la relativa targa. Il terminale di scarico in plastica è correttamente
nero e forato con una profondità sufficiente.
La parte sicuramente meno riuscita del modello è l’abitacolo, in particolare la zona del cruscotto:
La
plastica usata non eccelle per qualità, i pulsanti presenti sono tutti
privi di decals o tampografie; il volante a calice è realizzato con un
singolo stampo in plastica nera e la decal del quadro strumenti non
eccelle né per definizione, né per cura nel posizionarla.
In più di
un particolare sono evidenti le bave di unione dello stampo, come ad
esempio la pessima leva del cambio seguita a ruota da quella del freno a
mano.
L’abitacolo non è rivestito e la plastica non riporta neppure
in stampo una simulazione per i tappetini poggiapiedi. Sulla parte
superiore dell’abitacolo sono ben visibili i rivetti che fissano il
rivestimento alla carrozzeria.
Meglio i sedili: corretti nella forma e
hanno un discreto effetto bicolore (opaco e ruvido nella parte centrale
della seduta e dello schienale).
Il
vano motore ed il motore sono discretamente dettagliati e
particolareggiati: ovviamente fa bella mostra di sé il bel bialbero a 4
cilindri con la batteria di carburatori: è presente l’impianto di
accensione, il circuito di raffreddamento e le vaschette liquido.
Ben
replicati gli attacchi delle sospensioni. Il vano è ben profilato e
sono presenti due decals con i dati identificativi del motore e alcune
avvertenze.
Il
vano baule è correttamente profilato, anche se l’interno è realizzato
con un singolo stampo in plastica nera ; ospita correttamente la
batteria (dotata di morsetti e cavi).
Infine
il sottoscocca è piacevolmente dettagliato: le sospensioni non sono
funzionanti, ma complete di ammortizzatori e balestre al posteriore,
bracci e barre di rinforzo all’anteriore.
La trasmissione (posteriore) è ben replicata: giunto cardanico e differenziale con semiassi sono ben visibili.
Infine non delude lo scarico, dotato di doppio silenziatore e giunto di compensazione.
In
conclusione è un modello particolare per gli amanti del genere: la sua
realizzazione contrappone particolari curati ad altri meno, parzialmente
giustificati con l’età non recentissima del progetto. Ovviamente certe
quotazioni che saltuariamente vedo sulla rete le trovo sproporzionate
all’effettiva qualità del modello, giustificate parzialmente è un
sold-out.
Mi è piaciuto
Cornici cristallo anteriore e lunotto posteriore
Deflettori
Vano motore e motore
Non mi è piaciuto
Interno, in particolare il cruscotto
Scritte in tampografie e non in rilievo su un apposito supporto
Piolini dei proiettori e frecce anteriori
Raccolta di test dei miei modelli die-cast in scala 1/18 Test of my 1/18 die-cast models
Presentazione
Presentazione
Sono un collezionista di diecast un 1/18, soprattutto di modelli stradali prodotti in grande serie.
Senza voler far concorrenza a riviste o portali specializzati, in questo blog provo alcuni dei miei modelli in scala 1:18 mettendo in evidenza quelli che per me (ovviamente) sono i difetti e le qualità riscontrate su ogni singolo modello; la prova è corredata da alcune foto, scattate al meglio delle mie possibilità.
Ovviamente i pareri espressi in queste recensioni sono "genuini" e del tutto personali, vado ad analizzare sia le sensazioni che ogni modello mi regala, cerco di scovare particolari nascosti e più razionalmente uso nella valutazione del modello il parametro qualità / prezzo.
Che dire....Spero che questa mini-guida sia utile ad altri collezionisti.
Sarò grato a tutti coloro che mi manderanno i loro commenti, le loro critiche e perché no... Correzioni a mie imprecisioni o mancanze.
Buona lettura a tutti
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